Versare il canone unico patrimoniale

Descrizione

Versare il canone unico patrimoniale

Il canone di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria (Canone Unico Patrimoniale - CUP) ed il canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate (Canone Unico Mercatale), disciplinato  dall’art. 1 commi 816 e seguenti della  Legge 27/12/2019, n. 160 e dal regolamento comunale, è stato introdotto a decorrere dal 1° gennaio 2021, in sostituzione dei seguenti tributi:

  • tassa per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (TOSAP)
  • diritti sulle pubbliche affissioni (DPA)
  • imposta comunale sulla pubblicità (ICP).

Il regolamento per l’istituzione e la disciplina del canone nel Comune di Chivasso è stato adottato con deliberazione del consiglio comunale del 29/03/2021, n.10 e s.m.i.

Unitamente al regolamento sono state altresì approvate le tariffe del Canone, che, ai sensi dell’art. 1 comma 817 della Legge del 27/12/2019, n. 160, assicurano le previsioni di gettito dei previgenti tributi, fatta salva la possibilità di variare il gettito attraverso la modifica delle tariffe.

La gestione del canone è stata affidata al Concessionario MT SpA.

Il presupposto del canone è:

  • l'occupazione, anche abusiva, delle aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile degli enti e degli spazi soprastanti o sottostanti il suolo pubblico
  • la diffusione di messaggi pubblicitari, anche abusiva, mediante impianti installati su aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile degli enti, su beni privati laddove siano visibili da luogo pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale, ovvero all'esterno di veicoli adibiti a uso pubblico o a uso privato.

Si applica ai messaggi visibili da luogo pubblico o aperto al pubblico del territorio comunale e all’esterno di veicoli adibiti a uso pubblico o a uso privato, compresa la diffusione di messaggi pubblicitari attraverso forme di comunicazione visive o acustiche.

Ai fini dell’applicazione del canone si considerano rilevanti i messaggi diffusi nell’esercizio di una attività economica allo scopo di promuovere la domanda di beni o servizi o finalizzati a migliorare l’immagine del soggetto pubblicizzato.

In Comune di Chivasso …

La gestione del canone unico patrimoniale (canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria) e il canone unico mercatale (canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate)  è affidata al Concessionario MT SpA.

Consulta la pagina dedicata

Contatti:

Approfondimenti

Il canone è dovuto dal titolare dell’autorizzazione o della concessione ovvero, in mancanza, dal soggetto che effettua l’occupazione o la diffusione dei messaggi pubblicitari in maniera abusiva; per la diffusione di messaggi pubblicitari, è obbligato in solido il soggetto pubblicizzato. Nel caso di una pluralità di occupanti di fatto, gli stessi sono tenuti in solido al pagamento del canone

Le occupazioni di suolo pubblico e le diffusioni di messaggi pubblicitari, ai fini dell’applicazione del Canone, si dividono in permanenti e temporanee:

  • sono permanenti le occupazioni di carattere stabile, che prevedono l’utilizzazione continuativa, aventi durata uguale o superiore all’anno, che comportino o meno l’esistenza di manufatti o impianti;
  • sono temporanee le occupazioni, anche se continuative o ricorrenti, di durata inferiore all’anno.

Il versamento del Canone è effettuato tramite la piattaforma PagoPA, oppure le altre modalità di pagamento previste dalla normativa, utilizzando il modulo allegato all'avviso di pagamento inviato dal concessionario, sul quale saranno riportate maggiori informazioni.

Per le occupazioni o la diffusione di messaggi pubblicitari permanenti, il pagamento del canone relativo al primo anno di concessione o autorizzazione deve essere effettuato, di norma, in un'unica soluzione, contestualmente al rilascio della concessione o dell’atto autorizzativo; per gli anni successivi il canone va corrisposto entro il 31 marzo; per importi superiori a 260,00 euro è ammessa la possibilità del versamento in quattro rate, la prima delle quali da corrispondere contestualmente al rilascio della concessione/autorizzazione (ovvero entro il 31 marzo per le annualità successive alla prima), le restanti tre rate scadenti il 31 maggio – 31 luglio – 31 ottobre.

Per le occupazioni o la diffusione di messaggi pubblicitari temporanee, il pagamento del canone deve essere effettuato, di norma, in un'unica soluzione, contestualmente al rilascio dell’autorizzazione ovvero, nei casi previsti dall’art. 58 del regolamento, alla presentazione della dichiarazione; qualora l'importo del canone superi 260,00 euro sarà facoltà dell'ufficio competente, ovvero del concessionario, in base a motivata richiesta dell’interessato, concederne la rateazione in due rate, la prima da corrispondersi contestualmente al rilascio della concessione o dell’atto autorizzativo ovvero, nei casi previsti dall’art. 58, alla presentazione della dichiarazione, e la seconda entro l’ultimo giorno di occupazione o di diffusione del messaggio pubblicitario.

Nel caso di nuova concessione/autorizzazione ovvero di rinnovo della stessa il versamento per l'intero o per l'importo della prima rata, quando ne è consentita la rateizzazione, deve essere eseguito prima del ritiro dell'atto concessorio/autorizzatorio.

Costituisce pregiudiziale causa ostativa al rilascio o rinnovo della concessione l'esistenza di morosità del richiedente nei confronti del Comune per debiti definitivi, formalmente contestati, non pagati e non sospesi giudizialmente ed amministrativamente, relativi al Canone, alla previgente TOSAP, ovvero alla TARI ANNUALE o GIORNALIERA afferenti occupazione di suolo pubblico. 

Non si considera moroso chi aderisca ad un piano di rateazione in base alle disposizioni contenute nell’art. 25 del regolamento generale delle entrate e provveda al versamento delle rate concordate, nell'osservanza del piano stabilito.

Il canone è così determinato:

  • per l'occupazione di suolo pubblico (Legge 27/12/2019, n. 160, art. 1, com. 824) il canone è determinato, in base alla durata, alla superficie, espressa in metri quadrati, alla tipologia e alle finalità, alla zona occupata del territorio comunale o provinciale o della città metropolitana in cui è effettuata l'occupazione
  • per la diffusione di messaggi pubblicitari (Legge 27/12/2019, n. 160, art. 1, com. 825) il canone è determinato in base alla superficie complessiva del mezzo pubblicitario, calcolata in metri quadrati, indipendentemente dal tipo e dal numero dei messaggi.

Per tariffe e modalità di calcolo, consultare i Regolamenti pubblicati nella sezione “Normativa di Riferimento”.