Richiedere la restituzione dell’addizionale comunale IRPEF

Descrizione

Richiedere la restituzione dell’addizionale comunale IRPEF

Con deliberazione  del Consiglio Comunale del 23/01/2017, n.7, in accordo con le organizzazioni sindacali, è stato istituito un Fondo per la restituzione a posteriori dell’addizionale comunale IRPEF, a sostegno delle persone fisiche residenti nel Comune di Chivasso, in possesso dei requisiti previsti dal regolamento approvato con la stessa deliberazione.

Con deliberazione del Consiglio Comunale del 6/04/2020, n. 12 dopo avere preso atto delle richieste pervenute entro il 31/10/2019 (termine di presentazione delle richieste per l’anno 2019), è stata rideterminata la dotazione finanziaria di tale fondo per gli anni 2020-2021 e finanziato per l’anno 2022 in 18.640,00 € per ciascuna annualità, dando atto che:

  • la dotazione finanziaria potrebbe essere successivamente rivista, compatibilmente con gli equilibri di bilancio e tenendo conto delle domande che perverranno entro la scadenza del 31 ottobre di ciascun anno
  • che il consiglio comunale, in sede di approvazione del bilancio di previsione 2021-2023 e successivi, valuterà, sulla scorta delle domande che perverranno entro il 31 ottobre di ciascun anno e compatibilmente con gli equilibri di bilancio, se variare gli stanziamenti per gli anni 2021 e 2022, nonché se finanziare il fondo per gli anni 2023 e successivi, determinandone la relativa dotazione finanziaria, senza necessità di variare il relativo regolamento.

Modificando, conseguentemente, l’art. 9 del regolamento sopra citato.

Con deliberazione del consiglio comunale del 19/04/2023, n. 30 è stato stabilito che la dotazione finanziaria dello stesso ammonti in 15.000,00 € per ciascuna annualità 2023, 2024 e 2025, dando atto che, in corso d’anno, compatibilmente con gli equilibri di bilancio, gli stanziamenti di cui trattasi potranno essere rivisti, sulla scorta delle domande che perverranno entro il termine del 31 ottobre di ciascun anno.

Il regolamento disciplina l’istituzione, il finanziamento, i destinatari, i requisiti economici per poter accedere al fondo, le modalità di presentazione delle domande, di determinazione e di pagamento del contributo, nonché le verifiche ed i controlli da porre in essere da parte degli uffici comunali.

In Comune di Chivasso …

Per consegna domanda ed informazioni di primo livello: Sportello Unico Polivalente

Per informazione di secondo livello: ufficio tributi.

Approfondimenti

Possono beneficiare degli interventi di cui trattasi coloro che hanno la residenza anagrafica nel Comune di Chivasso, al momento della presentazione della domanda, nonché alla data del 1° gennaio dell’anno cui si riferisce il pagamento dell’addizionale IRPEF (1/01/2020) e che abbiano effettivamente versato l’addizionale comunale IRPEF al Comune di Chivasso per l’anno di riferimento (2020).

Possono partecipare al bando coloro che appartengono a famiglie con un Indicatore della Situazione Equivalente (ISEE) in corso di validità pari o inferiore a 14.000 €.

L’interessato in possesso dei requisiti di base ed economici sopra indicati, dovrà presentare, pena il mancato riconoscimento dell’erogazione del contributo, una richiesta al Comune di Chivasso, utilizzando l’apposito modulo disponibile presso gli uffici comunali o scaricabile dal sito web del Comune, allegando la certificazione in corso di validità dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) riferita al proprio nucleo famigliare e la documentazione comprovante l’avvenuto pagamento dell’addizionale comunale all’IRPEF nell’anno di riferimento.

La domanda è presentata al Comune mediante una delle seguenti modalità:

  • mediante consegna diretta al SUP (Sportello Unico Polivalente) del Comune
  • con spedizione a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento
  • mediante posta elettronica certificata (PEC)
  • mediante fax.

Di norma, tutti i contribuenti facenti parte dello stesso nucleo famigliare presentano una domanda cumulativa.

Domande incomplete, tardive e/o prive degli allegati richiesti non potranno essere accolte.

Assistenza alla compilazione della modulistica solo su appuntamento telefonando al numero 011 9115370 dal lunedì al venerdì dalle 13 alle 14.

Si ricorda che occorre presentarsi all’appuntamento con tutti gli allegati necessari per la richiesta e con le fotocopie degli stessi da consegnare con il modulo.

La domanda indirizzata all’Ufficio Tributi dovrà essere presentata al Comune entro il 31 ottobre di ciascun anno (stesso termine per presentare la richiesta di agevolazione TARI).
Entro il 31/10/2023 dovrà pertanto essere presentata la domanda per partecipare alla ripartizione del fondo 2023 con riferimento all’addizionale comunale IRPEF di competenza dell’anno 2022, effettivamente versata al Comune. 

Ai fini della presentazione:

  • nel caso di consegna diretta, rileva la data di ricevimento da parte del Comune
  • nel caso di invio postale, rileva la data di spedizione risultante dal timbro postale
  • nel caso di invio a mezzo PEC, rileva la data risultante dalla ricevuta di avvenuta consegna
  • nel caso di invio a mezzo fax, rileva la data del rapporto di ricevimento.

Il contributo è erogato per un importo massimo non superiore all’effettiva addizionale comunale trattenuta o versata.

I contributi vengono erogati solo fino a concorrenza della dotazione finanziaria del fondo.

Qualora la somma dei contributi complessivamente calcolati sia superiore alla dotazione finanziaria del fondo, i singoli contributi verranno erogati in misura proporzionale.

Il contributo in oggetto viene erogato mediante accredito su conto corrente bancario o postale, il cui codice IBAN deve essere riportato nella domanda.

L’accredito è disposto cumulativamente per i componenti di uno stesso nucleo famigliare.

Non sono erogati contributi inferiori alla somma prevista dall’art. 16bis del regolamento generale delle entrate comunali (attualmente fissato in 12,00 €).

Il Comune di Chivasso provvede ad effettuare, anche a campione, opportune verifiche in merito al rispetto delle condizioni di base e dei requisiti economici richiesti e dichiarati per il riconoscimento del contributo.

Fermo restando le conseguenze per dichiarazioni false o mendaci previste dalla normativa vigente in materia, l’Amministrazione può effettuare verifiche sulla situazione socio economica dei destinatari, sia sulla base degli elementi di cui è a conoscenza od in possesso l’ufficio, sia tramite scambio di dati ed informazioni con altre Pubbliche Amministrazioni, sia tramite la Guardia di Finanza.

Qualora dai controlli emergano abusi o false dichiarazioni, fatta salva la responsabilità penale del dichiarante, il Comune provvederà a sospendere e/o revocare i contributi concessi, con recupero di quanto già indebitamente percepito dagli interessati.